Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge è volta a porre limiti al dilagare di incidenti, purtroppo spesso mortali, sulle piste da sci. La legge 24 dicembre 2003, n. 363, sulla sicurezza degli sport invernali, rispondeva già a tale esigenza, nella consapevolezza che lo sci e le attività sportive ad esso connesse sono diventati ormai sport di massa; il sovraffollamento di piste non adeguate a fronte di impianti sempre più efficienti, la condotta irresponsabile di alcuni sportivi più spericolati, l'utilizzo di attrezzature sciistiche (come, ad esempio, gli snowboard) che permettono di raggiungere velocità prima inimmaginabili, favorite anche dall'ampiezza delle piste sempre più frequentemente innevate artificialmente, sono fattori che hanno contribuito al moltiplicarsi di incidenti sempre più gravi. Tutto ciò genera timori e disaffezione verso gli sport invernali (sci, sci alpinismo, escursionismo), visti più come attività pericolose che come occasioni di svago, di relax e di incontro. A rischio sono ormai anche i bordi delle piste da sci, trasformati in vere e proprie aree di sosta, ma privi di segnalazioni o delimitazioni, in cui gli scontri e gli incidenti sono frequenti.
Le misure di sicurezza previste e il relativo sistema di sanzioni si sono rivelati non sufficienti e il legislatore non può ignorare queste sopravvenute esigenze, cosicché appare doveroso intervenire, modificando e integrando la normativa vigente.
L'articolo 1 della presente proposta di legge modifica l'articolo 2 della legge n. 363 del 2003, e inserisce, tra le aree sciabili